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Weight loss changes people’s responsiveness to food marketing: study

in 2021/April/NEWS

According to a new study by the UBC Sauder School of Business and French researchers, people with obesity tend to be more responsive to food marketing — but when their weight drops significantly, so does their responsiveness to marketing.

Check out the full article here: The University of British Columbia

Why processed foods trigger chronic kidney disease: Study

in 2021/April/NEWS

A recent study led by Monash University diabetes researchers has shown that a diet high in processed foods brings on leaky gut syndrome, which in turn increases the risk of kidney disease.

Check out the full article here: Monash University

Providing food to patients in primary care settings may aid weight loss

in 2021/March/NEWS

Providing food as an intervention to patients in GP and community clinics may help support weight loss a Griffith University study has found.

Check out the full article here: Griffith University

Study links nutritional supplementation taken preconception and in pregnancy to a reduced risk of preterm birth

in 2021/March/NEWS

Increasing evidence suggests that a mother’s nutritional status at the onset of pregnancy has an important influence on the growth and development of her baby, and that a good nutritional status during pregnancy may help reduce the risk of pregnancy complications.

Check out the full article here: University of Southampton

L’olio di oliva – I parte

in Products/SCIENCE

L’Italia è tra i principali produttori mondiali di olio d’oliva, dove il patrimonio olivicolo è stimato essere pari a circa 150 milioni di piante distribuite su una superficie di quasi 1.170.000 ettari, con circa il 95% della produzione nazionale concentrata in 9 Regioni: Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana, Umbria e Lazio (i dati sono in continua evoluzione).

Il Registro nazionale delle varietà di piante da frutto, annovera quasi 700 varietà di olivo e di queste, circa 550 sono coltivate per la produzione di olive da tavola e da olio, che rappresentano circa il 40% delle varietà totali presenti a livello globale. Tale ricchezza testimonia il ricco patrimonio, non solo genetico ma anche territoriale dell’Italia con caratteristiche pedoclimatiche uniche.

Secondo la definizione presente nel glossario del COI (Consiglio Oleicolo Internazionale), l’olio d’oliva è quello che proviene unicamente dal frutto dell’olivo (Olea europaea L.), esclusi gli oli ottenuti mediante estrazione con solventi o con processi di ri-esterificazione e le miscele di oli di oliva e di oli di diversa natura.

L’olio d’oliva è liquido a temperatura ambiente ed ha un peso specifico a 15 °C pari a circa 0,916 g/cm3 o 916 g/l (inferiore a quello dell’acqua che è pari a 1 g/cm3, motivo per il quale l’olio galleggia su di essa) ed in base al processo utilizzato per il suo ottenimento, le proprie caratteristiche chimiche, fisiche e sensoriali viene classificato secondo la normativa vigente.

Più in dettaglio, secondo il Regolamento (CE) 865/2004 e il Regolamento di esecuzione (UE) 1604/2019, gli oli d’oliva vengono classificati come:

  1. Olio di oliva vergine:
    a) olio extra vergine di oliva, la cui acidità libera, espressa in acido oleico è al massimo di 0,8 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria
    b) olio di oliva vergine, la cui acidità libera, espressa in acido oleico è al massimo di 2 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria
    c) olio di oliva lampante, la cui acidità libera, espressa in acido oleico è superiore a 2 g per 100 g e/o avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria

  2. Olio di oliva raffinato: olio di oliva ottenuto dalla raffinazione dell’olio di oliva vergine, con un tenore di acidità libera, espresso in acido oleico, non superiore a 0,3 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria

  3. Olio di oliva compostocomposto di oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini: olio di oliva ottenuto dal taglio di olio di oliva raffinato con olio di oliva vergine diverso dall’olio di oliva lampante, con un tenore di acidità libera, espresso in acido oleico, non superiore a 1 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria

  4. Olio di sansa di oliva greggio: olio ottenuto dalla sansa d’oliva mediante trattamento con solventi o mediante processi fisici, oppure olio corrispondente all’olio di oliva lampante, fatte salve talune specifiche caratteristiche, escluso l’olio ottenuto attraverso la ri-esterificazione e le miscele con oli di altra natura, e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria

  5. Olio di sansa di oliva raffinato: olio ottenuto dalla raffinazione dell’olio di sansa di oliva greggio, con un tenore di acidità libera, espresso in acido oleico, non superiore a 0,3 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria

  6. Olio di sansa di oliva: olio ottenuto dal taglio di olio di sansa di oliva raffinato e di olio di oliva vergine diverso dall’olio di oliva lampante, con un tenore di acidità libera, espresso in acido oleico, non superiore a 1 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria.

L’olio estratto dal frutto dell’ulivo, è costituito da circa il 98-98% di una miscela di trigliceridi (frazione saponificabile), mentre la restante parte è costituita da un insieme di composti eterogeneo dal punto di vista chimico (frazione insaponificabile).

Nella frazione saponificabile, i trigliceridi (o triacilgliceroli) maggiormente rappresentati sono:

  • trioleina
  • palmitoildioleina
  • oleil-linoleil-oleina
  • stearil-dioleina
  • palmitoil-oleil-linoleina
  • dipalmitoil-oleina

Tra tutti gli acidi grassi insaturi, l’acido oleico (C18:1) è il più abbondante (55-83%), mentre l’acido palmitico (C16:0) è quello maggiormente presente tra gli acidi grassi saturi costituenti i trigliceridi (7-20%)

Nella frazione insaponificabile troviamo invece sostanze as attività nutraceutica e sensoriale:

  • clorofille
  • carotenoidi
  • steroli
  • alcoli alifatici e triterpenici
  • squalene
  • composti fenolici
  • tocoferoli
  • aldeidi
  • chetoni
  • esteri

Da queste brevi, seppur articolate informazioni, si può intuire tanto la complessità del prodotto “olio di oliva” che delle normative vigenti atte a regolare un settore che ogni anno muove miliardi euro.

Nei prossimi post indagheremo con maggior dettaglio cosa caratterizza l’olio d’oliva dal punto di vista chimico, fisico e sensoriale.

Regolamento di esecuzione (UE) 519/2021

in Health and Safety/LAW

Regolamento di esecuzione (UE) 519/2021 del 24 marzo 2021 recante modifica del Regolamento di esecuzione (UE) 1375/2015 per quanto riguarda l’esame atto ad individuare la presenza di Trichine nei solipedi e la deroga del Regno Unito all’esame atto ad individuare la presenza di Trichine nei suini domestici.


Implementing Regulation (EU) 519/2021 of 24 March 2021 amending Regulation (EU) 2015/1375 as regards testing for Trichinella in solipeds and the derogation of the United Kingdom from testing for Trichinella in domestic swine.

Clarity needed in classification systems for processed foods

in 2021/March/NEWS

Current food classification systems for processed foods lack consistency and consensus often leading to confusion and debate even amongst scientists…

Check out the full article hereUniversity of Surrey

Seafloor nutrient vital in global food chain

in 2021/March/NEWS

Check out the full article here: University of Leeds

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