Con più di 200 lingue parlate e con più di un terzo della popolazione non nativa, Londra, oltre ad essere la città più popolosa del Regno Unito, è anche una delle più cosmopolita del mondo.
Anche nel cibo, ingredienti provenienti da usi, tradizioni e culture diverse si confondono dando origine a nuovi colori e sapori: Mexico, Perù, Brasile, Giapponese, Vietnam, India, Marocco, Africa, Polonia e Italia sono i Paesi dai quali la maggiore ispirazione arriva.
Le tendenze che si prospettano essere da guida per i prossimi 12 mesi avranno come parole d’ordine “fusion” e “hybrid”. Tra ristoranti e scaffali delle più note catene di supermarket, frangula (buckthorn), acetosa, tamarindo, hummus e kombucha sono solo alcuni dei prodotti maggiormente di moda nella tribù dei “flavour–seekers“.
Parallelamente, anche gli stili di vita cambiano e l’interesse “ibrido” anche per la nutrizione si diffonde. il numero dei vegetariani e vegani part-time aumenta ed essere “flexitarian” sembra essere ormai una scelta molto diffusa anche tra i più giovani. Il “no–meat monday“, ha fatto spostare l’attenzione sullo sviluppo di nuovi prodotti a base di frutta secca e semi, proteine vegetali o da lievito (vegan ready meals), affermando quella che per molti è diventata un’opzione di consumo anche durante il resto della settimana.
In tema di colori, in una città spesso grigia, con il viola di patate, amaranto e mais, a fare da capostipite, troviamo anche il bianco della jicama, il nero della quinoa, il giallo della curcuma, del fiore di tarassaco e dello yuzu, il verde di avocado, chayote, tè matcha, spirulina e il verde-giallo del bergamotto e del jackfruit. Quest ultimo è un frutto molto interessante ed utilizzato nella cucina vegana per la sua caratteristica di ricordare sia la texture della porchetta (pulled-pork).
Tra le bevande alcohol-free, la più cool è la rosemary water (acqua con estratto di rosmarino), mentre tra le bevande spiritose, il gin è sempre più focalizzato ad esaudire i desideri più nascosti degli appassionati: si va dal gin alla lavanda ed echinacea fino ad una vera e propria personalizzazione (bespoke gin blends).
Il gusto inglese, notoriamente spostato maggiormente verso il il dolce ed il salato, sembra proprio si stia arricchendo di sfumature che lo stanno portando verso un maggiore equilibrio arricchendolo di note speziate, amare ed acide.