Il colore degli alimenti

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Ad Hermann Ludwig Ferdinand von Helmholtz è attribuita l’ipotesi, poi verificata, sulla presenza di zone specifiche nell’occhio umano capaci di elaborare i colori dopo che, più di secolo prima, Isaac Newton, con il famoso esperimento del prisma, dimostrò per primo e contrariamente a quel che si pensava, come la luce fosse formata da diversi colori. Da questo esperimento poi ne derivarono altri che poterono spiegare come le combinazioni di tre colori, il rosso, il verde e il blu potessero generare molti altri colori, dal violetto all’arancio.

Ma cosa accade quando osserviamo un alimento? La risposta è: “dipende”. Da cosa?

Diversi fattori influenzano la percezione del colore, principalmente:

  • dalla fonte illuminante
  • dalla intensità della fonte luminosa
  • dall’angolo incidente della luce e dell’osservatore
  • dalla forma dell’alimento
  • dalla composizione dell’alimento
  • dall’ambiente circostante

L’importanza del colore nella valutazione dell’accettabilità di un alimento è esperienza quotidiana: “mangiare con gli occhi” è un detto che rende l’idea. Lo sa bene anche la natura che in questo senso ci è amica e quasi sempre ci dice chiaramente cosa sia “buono” e cosa no! Ci aiuta ancor prima di toccare, sentire, odorare e assaggiare. Una mela, gialla e liscia è buona, una marrone avvizzita, solitamente no…a meno che non sia cotta. In questo secondo caso diventa importante l’olfatto che, riconosciuto l’aroma di “caramellizzazione”, ci da il via libera a mangiare.

Ricordiamoci però che ll colore in se non è tutto. La memoria associata alla vista è necessaria per renderci capaci di capire cosa sia “normale” e cosa non lo sia. Siamo abituati ad associare il colore ad alcuni cibi e viceversa e tutto ciò che non rientra nei nostri canoni, tendiamo a scartarlo a priori o comunque essere diffidenti nel provarlo. Diverso è il discorso se consideriamo ciò che non conosciamo o non abbiamo mai visto o assaggiato: qui entrano in gioco la curiosità e molti altri fattori.

Via libera quindi alla curiosità e attenzione perchè un giorno potrebbe essere normale fare colazione mangiando uno snack a base di insetti e bere un centrifugato di radici d’albero!

 

Let’s food together!

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