Come spesso accade, un’idea nasce da un’esigenza pratica. Con questa nuova sezione, apportando qualche aggiustamento se il caso, vorremmo poter dedicare tanti post quanti sono gli additivi normati e impiegati nel settore alimentare (esclusi i coloranti ai quali verrà dedicato uno spazio apposito in futuro) defininendo per ognuno origine, caratteristiche chimico-fisiche, e applicazioni. In aggiunta a ciò verrà dato spazio a quegli ingredienti che, pur non essendo additivi in senso stretto, presentano delle funzioni tecniche o applicazioni peculiari. Sarà un lavoro piuttosto lungo ma speriamo possa essere utile a quanti necessitano di un compendio o semplicemente di uno strumento di consultazione sull’argomento.
Se ci sei venuto a trovare e stai leggendo queste righe, saremmo felici di arricchire quanto andremo a dire anche con il tuo contributo. Grazie!
Iniziamo subito con una domanda basilare: cos’è un additivo?
La definizione di ciò che è e non è considerato “additivo alimentare” si trova nel Regolamento (CE) 1333/2008, all’articolo 3, paragrafo 2, lettere a), mentre alla lettera b), e nell’allegato I, punto 5, vengono date quelle di «coadiuvante tecnologico» e «supporto».
Tale termine di per se non conferisce connotazione positiva o negativa a queste sostanze anche se il loro utilizzo è da considerare caso per caso e comunque, quando giustificato secondo il “principio di precauzione“, nelle dosi definite da altre normative e con particolari restrizioni in specifiche categorie di alimenti dove previsto. L’elenco dell’Unione di additivi alimentari è istituito dal Regolamento (UE) 1129/2011.
Un ingrediente invece?
Tornando per un attimo al 1992, con il Decreto Legislativo 109, all’articolo 5 si definiva ingrediente qualsiasi sostanza, compresi gli additivi, utilizzata nella fabbricazione o nella preparazione di un prodotto alimentare, ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma modificata. “…”, definizione presente anche nella Direttiva 2000/13/CE e, integrata, nel Regolamento (UE) 1169/2011 all’artcolo 2, comma 2, lettera f (..qualunque sostanza o prodotto, compresi gli aromi, gli additivi e gli enzimi alimentari, e qualunque costituente di un ingrediente composto utilizzato nella fabbricazione o nella preparazione di un alimento e ancora presente nel prodotto finito, anche se sotto forma modificata; i residui non sono considerati come ingredienti. “…”. Risulta chiara quindi la vicinanza tra le voci oggetto dell’argomento.
Nota: eventuali dati numerici che verranno riportati nei post dedicati, pur rispecchiando il più possibile la realtà, sono da considerarsi medi e non assoluti. Sono dati ricavati sperimentalmente, con calcoli teorici e/o bibliografici provenienti da diverse fonti comprese le normative nazionali, europee ed internazionali. Nella pratica industriale e prima dell’utilizzo di ciascun additivo, si raccomanda di verificare tutte le informazioni riportate nelle schede tecniche e di sicurezza del produttore.