Sul fronte anglofono citiamo oggi “Food Chemistry di H.-D. Belitz, W. Grosch, P. Schieberle, Springer ed., un testo che, arrivato alla quarta edizione nel 2009, si pone ancora come valido riferimento a quanti siano interessati a capire la composizione degli alimenti e a meglio comprendere le complesse interazioni all’interno di questi durante i processi di trasformazione. Numerosi e ben integrati sia i grafici che le tabelle di dati. I contenuti sono suddivisi in 23 capitoli, 989 le pagine.
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