Energy drinks

in Cultures and Trends/WORLD

Insieme e cronologicamente successiva alla “sugar-levy“, la proposta per il divieto di vendita degli energy drinks agli adolescenti da parte del governo Inglese, rientra in un programma più ampio di politiche incluse nel “Childhood Obesity: a plan for action“, il piano che ha l’ambizioso obiettivo, entro il 2030, di dimezzare l’obesità infantile e di ridurne significatamente il divario attualmente esistente tra le aree meno e più svantaggiate.

Il divieto riguarderebbe le bevande con un contenuo di caffeina superiore ai 150 mg per litro anche se, questioni quali il limite di età al quale applicare la restrizione (16 o 18 anni), le caratteristiche nutrizionali delle bevande da limitare, e se la vendita debba essere proibita in ogni occasione (vending machines, convenience stores) o solo nella grande distribuzione, rimangono argomenti ancora aperti per il dibattito.

A favore di tale proposta, i dati esposti dal Governo Inglese indicano che:

  • più di 2/3 degli adolescenti tra i 10 e 17 anni e 1/4 di quelli tra i 6 e 9 anni, consumano energy drinks
  • 1 lattina da 250 ml può contenere anche 80 mg di caffeina
  • in media, gli energy drinks (esclusi quelli nella versione “light”, “zero”, “sugar free”, ecc.) contengono il 60% in più di calorie e il 65% in più di zucchero rispetto agli altri comuni soft-drinks

Il loro eccessivo consumo inoltre, è stato correlato a diverse problematiche di salute nei bambini, quali:

  • emicrania
  • insonnia
  • mal di stomaco
  • iperattività

A livello Europeo, con il Regolamento (UE) 1169/2011, qualcosa già è stato fatto in questa direzione, visto che le bevande con un contenuto di caffeina superiore ai 150 mg/l, sono considerate “con elevato tenore di caffeina” e devono riportare in etichetta la dicitura, “Elevato tenore di caffeina. Non raccomandato per i bambini e durante la gravidanza e l’allattamento“, seguita dal riferimento al contenuto di caffeina in mg per 100 ml.

Sul fronte anglosassone, sin dai primi mesi del 2018, i maggiori players del retail hanno già attuato su base volontaria e in via precauzionale, la sospensione della vendita degli energy drinks ai minori di 16 anni, anche se, spesso e in maniera diffusa, queste bevande sono disponibili in molti negozi anche a prezzi inferiori rispetto ad altre bevande, e questo limita l’efficacia della loro iniziativa.

Vedremo cosa accadrà dopo la chiusura del sondaggio pubblico e della consultazione governativa prevista per 21 novembre 2018.

 

Per approfondire:

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