Sorbitolo

in DICTIONARY/E numbers

Sorbitolo (Ita), sorbitol (Eng), sorbitol (Fra), sorbitol (Esp), sorbit (Deu).

Categoria funzionale: dolcificante, umettante, agente di riempimento, anti-cristallizzante, stabilizzante, plasticizzante, agente sequestrante, emulsionante.

Numero E: 420.

Numero CAS: [50-70-4] (D-Glucitolo).

Formula bruta: C6H14O7.

Peso molecolare: 182,17.

Forma: polvere cristallina bianca o giallo pallido, priva di odore e dal gusto dolce. Alternativamente si trova anche in fiocchi, pellet, granuli e sciroppo limpido idrosolubile. Il titolo commerciale di questa ultima forma varia in genere dal 70 al 90%.

Densità media (tapped, g/cm3): 0,4 – 0,7.

pH (soluzione acquosa al 10%): 4,5 – 7,0.

Punto di fusione (°C): 93 – 112.

Solubilità in acqua distillata (20 °C): fino a 2000 g/l.

Produzione: il sorbitolo è naturalmente contenuto in diversi frutti, soprattutto a bacca. Fu isolato per la prima volta nella seconda metà del 1800, da Sorbus americana. Industrialmente è ottenuto con un processo di idrogenazione ad alta pressione e successiva cristallizzazione o per riduzione elettrolica dello sciroppo di glucosio e mais. In altri casi può essere utilizzata anche la canna o la barbabietola da zucchero come substrato di partenza.

Impiego: quantum satis, trova impiego nei settori cosmetico, farmacologico e alimentare. E’ particolarmente utile nella formulazione di prodotti confectionery / sugarfree / toothfriendly ai quali conferisce, oltre ad un effetto dolcificante (50-60% rispetto a quello del saccarosio), anche una piacevole sensazione rinfrescante (cooling sensation). Come plasticizzante ha trovato utilizzo nella formulazione di film edibili e, insieme alla gelatina, nella produzione di rivestimenti per le capsule farmaceutiche. In diversi prodotti da forno è usato come efficace umettante contribuendo a mantenerli umidi e morbidi. Come agente sequestrante ed emulsionante trova impiego nella formulazione di creme, salse e maionesi. Dovuto al suo effetto “osmoticolassativo“, negli adulti dovrebbero essere evitate ingestioni di sorbitolo superiori ai 20 g al giorno. E’ generalmente considerato non-cariogenico in quanto non prontamente fermentato dalla flora microbica del cavo orale. Non va incontro a reazioni di imbrunimento se sottoposto a trattamento termico ed ha un potere calorico di 2,4 kcal per grammo. Come per gli altri polioli aggiunti, nelle formulazioni contenenti più del 10% di sorbitolo, l’etichetta deve indicare che “un consumo eccessivo può avere effetti lassativi“. E’ citato con relativa indicazione (claim), come sostituto dello zucchero, ossia edulcorante intenso, nel Regolamento (UE) 432/2012, relativo alla compilazione di un elenco di indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari, diverse da quelle facenti riferimento alla riduzione dei rischi di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini.

Limitazioni nel dosaggio d’impiego (dal Reg. (UE) 1129/2011), categorie 01.40304.2.4.104.2.5.104.2.5.204.2.5.305.105.205.305.406.307.209.1.109.1.211.4.111.4.211.4.312.412.613.213.313.414.1.314.1.414.1.5.214.2.314.2.414.2.514.2.614.2.7.114.2.7.2 14.2.7.314.2.81617.117.3.

Limitazioni nel dosaggio d’impiego (dal Reg. (UE) 1130/2011), quantum satis negli aromi per scopi diversi dall’edulcorazione, ma non come esaltatori di sapidità; quantum satis negli additivi alimentari come coadiuvante; quantum satis nei nutrienti come coadiuvante esclusi i nutrienti destinati a essere utilizzati negli alimenti per lattanti e bambini nella prima infanzia elencati nella parte E, punto 13.1, dell’allegato II.

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