Benzoato di potassio (Ita), potassium benzoate (Eng), benzoate de potassium (Fra), benzoato de potasio (Esp), kaliumbenzoat (Deu).
Categoria funzionale: conservante antimicrobico, lubrificante (capsule e compresse).
Numero E: 212.
Numero CAS: [582-25-2] (Benzoato di potassio).
Formula bruta: C7H5KO2 .
Peso molecolare: 160,21.
Forma: polvere bianca cristallina o granulare igroscopica, inodore ed insapore. La soluzione acquosa, leggermente alcalina, presenta un gusto dolciastro e lievemente astringente.
Densità media (tapped, g/cm3): 0,35 – 0,55.
Punto di fusione (°C): >300.
Solubilità in acqua distillata (20 °C): fino a 415-425 g/l.
Produzione: generalmente il benzoato di potassio, sale dell’acido benzoico, è prodotto per reazione acido-base tra l’acido benzoico e l’idrossido di potassio. Una via alternativa è quella ossidativa partendo dal toluene.
Impiego: quantum satis, trova principale impiego nei settori farmacologico e alimentare. Come agente antimicrobico è attivo specialmente come inibitore di crescita nei confronti di lieviti e muffe, mentre è meno efficace verso le forme batteriche. Il suo effetto antimicrobico aumenta al diminuire del pH, raggiungendo il picco per valori inferiori a 4,5. In questo caso però è necessaria una particolare attenzione verso il gusto dato che, l’abbassamento del pH nella formulazione di un prodotto che preveda l’impiego del benzoato di potassio, potrebbe portare alla comparsa di un off-taste caratteristico dovuto alla presenza di acido benzoico (forma indissociata del sale considerata quella realmente attiva). Le dosi di utilizzo nei prodotti alimentari e nelle bevande carbonate si attestano ad una percentuale inferiore allo 0,1%, possibilmente al di sotto della soglia di percezione. Può essere usato anche in associazione con altri conservanti, ad esempio i sorbati, con i quali ha effetto sinergico. Attenzione particolare va posta durante la conservazione prolungata di alimenti contenenti acido benzoico o suoi sali e acido ascorbico (E300) al fine di evitare o ridurre al minimo la formazione di benzene che può avvenire quando la matrice alimentare si trova in particolari condizioni (di luce, di temperatura, di tempo, ecc.). Il benzoato di potassio contiene circa il 76% di acido benzoico attivo. 5 mg/kg peso corporeo di benzoati (espressi come acido benzoico) è la dose di assunzione giornaliera (ADI, Accetable Daily Intake) considerata sicura ed accettabile. L’acido benzoico può inoltre essere presente, naturalmente prodotto, in alcuni frutti (ad esempio il mirtillo rosso) o in alimenti ottenuti con processo di fermentazione secondo una buona prassi di fabbricazione (ad esempio lo yogurt).
Limitazioni nel dosaggio di impiego (dal Reg. (UE) 1129/2011), categorie 01.4, prodotti aromatizzati a base di latte fermentato, compresi i prodotti trattati termicamente, 04.2.2 ortofrutticoli sottaceto, sott’olio o in salamoia, 04.2.4.1 preparazioni di frutta e ortaggi, tranne la composta, 04.2.5.1 confettura extra e gelatina extra, quali definite dalla Direttiva 2001/113/CE, 04.2.5.2 confetture, gelatine e marmellate di frutta e crema di marroni, quali definite dalla Direttiva 2001/113/CE, 05.2 altri prodotti di confetteria, compresi i microconfetti per rinfrescare l’alito, 05.3 gomme da masticare (chewing–gum), 05.4 decorazioni, ricoperture e ripieni, tranne i ripieni a base di frutta di cui alla categoria 4.2.4, 08.2.1 carne trasformata non trattata termicamente, 08.2.2 carne trasformata non trattata termicamente, 09.2 pesce e prodotti della pesca trasformati, compresi molluschi e crostacei, 09.3 uova di pesce, 10.2 uova e ovoprodotti trasformati, 11.4.1 edulcoranti da tavola in forma liquida, 12.2.2 condimenti, 12.4 senape, 12.5 zuppe, minestre e brodi, 12.6 salse, 12.7 insalate e pasta da spalmare a base di aromi, 13.2 alimenti dietetici destinati a fini medici speciali, quali definiti dalla Direttiva 1999/21/CE (tranne i prodotti compresi nella categoria alimentare 13.1.5), 13.3 alimenti dietetici contro l’aumento di peso, che sostituiscono l’alimentazione quotidiana o un pasto (l’intera alimentazione quotidiana o parte di essa), 14.1.2 succhi di frutta, quali definiti dalla direttiva 2001/112/CE, e succhi di ortaggi, 14.1.3 nettari di frutta, quali definiti dalla Direttiva 2001/112/CE, e nettari di ortaggi e prodotti analoghi, 14.1.4 bevande aromatizzate, 14.1.5.2 altro, 14.2.1 birra e bevande a base di malto, 14.2.8 altre bevande alcoliche, comprese miscele di bevande alcoliche e analcoliche e bevande spiritose con grado alcolico inferiore al 15 %, 16. dessert, tranne i prodotti compresi nelle categorie 1, 3 e 4, 17.1 integratori alimentari in forma solida, comprese capsule, compresse e simili, tranne le pastiglie da masticare, 17.2 integratori alimentari in forma liquida.
Limitazioni nel dosaggio d’impiego (dal Reg. (UE) 1130/2011), quantum satis in additivi alimentari, compresi i coadiuvanti negli aromi ed alimentari.